Il futuro del multitouch

Questa mattina ho trovato su Friendsfeed un video illuminante che mostra il futuro del multitouch spiegato da due user designers di Adobe: Julie Meridian (Senior Experience Designer) e Tim Kukulski (Senior Computer Scientist).
L’intervista è facile da seguire, il linguaggio comprensibile, le immagini un valido supporto.
Mentre lo guardavo ho pensato: finalmente la tecnologia si sta avvicinando alla mia idea di funzionamento delle interfacce web.
Ricordo che i miei primi approcci con il computer (alla veneranda età di 17 anni) sono stati catastrofici proprio perchè non trovavo naturale lavorare su un piano orizzontale come è la tastiera o peggio la tavoletta del portatile e visualizzare i risultati a distanza su un piano verticale.
Anche l’uso del puntatore con il mouse mi suonava strano.
Con il tempo sono riuscita a superare il mio disagio, anche se la voglia di prendere con le mani un oggetto e posizionarlo esattamente dove voglio io e non dove decide il puntatore ancora mi prende nei momenti di massimo sconforto.
Quando stamattina ho visto il futuristico video del multitouch ho pensato: ecco, ora che sappiamo usare benino il computer in maniera innaturale dobbiamo tornare a quello che sarebbe stato il percorso più logico per l’uomo: usare le dita direttamente sullo schermo per costruire, colorare, muovere, collegare forme e oggetti.

A me gli occhi

Oggi per la prima volta ho sentito parlare di Infografica ovvero l’arte di descrivere per immagini. Il concetto è un po’ più complesso di quello che può sembrare perchè non si tratta solo di disegnini esplicativi ma di un vero e proprio linguaggio anche piuttosto complesso che non prevede neanche una parola (al massimo un paio) ma solo figure: diagrammi, grafici, loghi, mappe, ecc.
Dal momento che di grafica si tratta le parole non bastano per capire a fondo.
Guardate il sito di uno dei guru dell’infografica: Nigel Holmes. Pochissimi discorsi e molte immagini, la dimostrazione pratica di quello che abbiamo detto fino ad ora. Ho notato che Holmes ha collaborato a lungo con grosse testate giornalistiche che fanno dell’interfaccia grafica il mezzo di comunicazione diretto con il pubblico a dispetto di tanti bei discorsi che in brocure e presentazioni lasciano il tempo che trovano.
Immaginate un progetto di gara che di solito consta di molti allegati di centinaia di pagine ciascuno, non sarebbe più semplice ed immediato utilizzare un linguaggio sinottico per esprimere bilanci aziendali e aspetti solitamente tecnici e (diciamocelo francamente) noiosi?
Ultimamente questa tecnica si sta diffondendo nella produzione pubblicitaria come hanno capito i geni della comunicazione made in Fiat. Guardare per credere.

Anche l’occhio vuole la sua parte

Al volo segnalo il nuovo sito patrocinato dal Ministero dei Beni culturali: CulturaItalia, una sorta di motore di ricerca del patrimonio artistico italiano con tanto di sezione multimediale e intranet.

Devo studiarlo meglio, ma a prima vista c’è qualcosa che non mi convince… forse il bicromismo bianco-blu che fa tanto Italia ma che mi affatica un po’ la vista e non crea un ambiente piacevole in cui navigare a lungo.

Di contro voglio fare l’avvocato del diavolo e chiedervi di fare un giretto sul blog di un giovane grafico che ho scoperto per caso: Scattodesign.

A parte il fatto che il blog è ricco di contenuti e di spunti soprattutto per chi si occupa di grafica a me piace tantissimo il layout che utilizza.

Spazi scanditi e ariosi, stacchi non troppo netti, colori pastello..nonostante io non sia una grafica ci navigherei per ore.