Architettura dell’informazione per il mobile

La progettazione per il mobile non segue esattamente la stessa logica di quella per il web. Nonostante in molti siano convinti che si tratta semplicemente di un adattamento del layout mi sto convincendo sempre di più che si tratti di una branca differente.

Proprio in questi giorni sto lavorando con un team eterogeneo (tecnici, web designer, web architect, contenutisti) per arrivare a progettare una applicazione mobile per una pinacoteca che sfrutti i tag Rfid.

Vi assicuro che non è una cosa semplice.

Ho cercato un po’ di materiale sul web soprattutto in termini di usabilità e accessibilità e quello che ho trovato sono state alcune direttive delle W3C che hanno dato vita al Mobile Web Best Practices 1.0.

Di seguito un parziale elenco di raccomandazioni utili durante la progettazione di un’ interfaccia per mobile:

5.3.1 PAGE CONTENT

  • assicurarsi che il contenuto sia adatto per l’uso in un contesto mobile
  • usare un linguaggio semplice e chiaro
  • limitare il contenuto a ciò che l’utente ha richiesto
  • ottimizzare per il mobile siti già esistenti
  • creare siti ad hoc cercando di non disperdere contenuti

5.3.4 BARRE DI NAVIGAZIONE

  • assicurarsi che il materiale che è centrale per il significato della pagina preceda il materiale che non lo è

5.3.2 PESO DELLA PAGINA

  • assicurarsi che il peso complessivo della pagina sia appropriato alla limitata memoria del dispositivo. A questo proposito la dimensione delle immagini è fondamentale
  • peso della pagina in termini di usabilità: controllare che il peso della pagina non ecceda il peso consentito dal dispositivo 10 kilobytes

5.2.5 ACCESS KEYS

  • assegnare gli access keys ai link nel menu di navigazione e a funzionalità con accesso frequente

5.3.3 SCROLLING

  • limitare lo scrolling a una sola direzione
  • preferire il layout ad una colonna
  • mostrare solo le opzioni relative alla pagina visualizzata
  • rendere evidenti gli strumenti di navigazione
  • limitare lo scrolling verticale
  • usare le breadcrumbs

5.4.4 TABELLE

  • non usare tabelle a meno che non si sia sicuri che il dispositivo le supporti
  • non usare tabelle annidate
  • non usare tabelle per il layout
  • dove possibile, ricorrere ad un’alternativa alla presentazione tabulare
  • dimensioni del logo
  • il link alla sezione di personalizzazione dei contenuti può essere omesso
  • abstract di descrizione del sito non è fondamentale
  • utilizzare i collegamenti (“vai ai contenuti” e “torna all’inizio della pagina”) che consentono di evitare l’uso delle barre

Per il momento mi fermo qui ma conto di tornarci presto e di aggiungere altri elementi alla discussione che avevo già iniziato qui.

Tag my Lagoon

Tornano alla carica i tag Rfid, questa volta lo scenario non è quello dei fori romani ma la città di Venezia.

Dal 3 luglio è partito un progetto sperimentale denominato Tag my Lagoon che prevede l’uso di codici QR sparsi lungo percorsi di visita della città che i turisti possono leggere direttamente dal proprio device scaricando una applicazione gratuita dal sito di I tunes.

L’obiettivo è quello di mettere in relazione luoghi e contenuti, creare dei percorsi alternativi per i turisti e renderli protagonisti della visita senza avere i tempi scanditi da un percorso obbligato.

RQ codeIl turista non dovrà far altro che avvicinare il proprio device al codice e leggerne i contenuti.

Il servizio inoltre segnala il percorso per raggiungere il punto di interesse successivo e permette agli utenti di lasciare un feedback sia sui punti di interesse che sul progetto.

Dietro questo progetto che per il momento è alla fase Beta e promette margini di miglioramento dopo lo studio dei dati raccolti durante l’estate c’è la solita IBM e l’amministrazione di Venezia che molto sta investendo su un  turismo più oculato e sostenibile (vedi i siti di venice connected e cittadinanza digitale).

Per approfondire consiglio di leggere l’articolo su UX Magazine.